Quando viene assegnato il Codice Fiscale a un neonato
In Italia il Codice Fiscale viene attribuito al neonato a partire dai dati contenuti nell’atto di nascita. Nella pratica moderna, la generazione del codice avviene in modo automatizzato, grazie allo scambio di informazioni tra i sistemi informatici di:
- Comune di nascita (ufficio di stato civile);
- Agenzia delle Entrate;
- in molti casi, Azienda sanitaria locale.
Non è più necessario, nella maggior parte dei casi, che i genitori si rechino personalmente all’Agenzia delle Entrate per richiedere il Codice Fiscale del figlio: il codice viene generato sulla base della comunicazione di nascita trasmessa dal Comune.
Se vuoi approfondire il ruolo del Codice Fiscale nel sistema italiano, puoi leggere una spiegazione generale qui: descrizione sintetica del Codice Fiscale .
Quali dati vengono utilizzati per il Codice Fiscale del neonato
Le regole di calcolo sono le stesse descritte nella guida completa al Codice Fiscale. Cambiano solo i protagonisti: invece dell’adulto, l’algoritmo lavora sui dati del neonato.
In particolare vengono utilizzati:
- cognome,
- nome,
- data di nascita (giorno, mese, anno),
- sesso,
- luogo di nascita (Comune italiano o Stato estero).
Il blocco del luogo di nascita è basato sul cosiddetto Codice Belfiore, spiegato in dettaglio nella pagina dedicata.
Come arrivano il Codice Fiscale e la tessera sanitaria
Nella pratica, i genitori vedono il risultato della generazione del codice in due modi:
- il Codice Fiscale viene comunicato e riportato sui documenti anagrafici del bambino;
- successivamente viene emessa la tessera sanitaria, che riporta lo stesso codice.
I tempi di emissione possono variare a seconda:
- dell’organizzazione del Comune;
- della velocità di trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate;
- dell’operatività dell’ASL competente per la tessera sanitaria.
Se dopo un tempo ragionevole non è ancora arrivata la tessera, è comunque possibile usare il Codice Fiscale comunicato dal Comune, verificandone la coerenza formale con un calcolatore come il Codice Fiscale inverso.
Neonato nato all’estero: cosa succede al Codice Fiscale
Se il bambino nasce all’estero, lo schema è lo stesso ma il luogo di nascita non è un Comune italiano bensì uno Stato estero. Nel Codice Fiscale questo si traduce in un Codice Belfiore che inizia con la lettera Z.
In questi casi la procedura pratica può essere diversa:
- iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) tramite il Consolato o Ambasciata;
- conferma e generazione del Codice Fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- eventuale collegamento con la futura iscrizione al Servizio Sanitario, se il bambino si trasferisce in Italia.
Per avere un quadro più ampio sui casi che coinvolgono Stati esteri, puoi approfondire nella pagina sul Codice Fiscale per cittadini stranieri.
Cosa fare se il Codice Fiscale del neonato non arriva
Anche se la generazione è automatizzata, nella pratica possono verificarsi:
- ritardi nelle comunicazioni tra Comune e Agenzia delle Entrate;
- errori materiali sui dati anagrafici (nome, cognome, data);
- difficoltà nella stampa o spedizione della tessera sanitaria.
Se a distanza di tempo:
- la tessera sanitaria non è stata recapitata;
- nessuno ti ha comunicato il Codice Fiscale del bambino;
la cosa più prudente da fare è:
- verificare in Comune che l’atto di nascita sia stato trasmesso correttamente agli enti competenti;
- se necessario, rivolgersi a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate con la documentazione di nascita per chiedere conferma o attribuzione del codice.
Il Codice Fiscale del neonato può cambiare?
In linea generale, il Codice Fiscale attribuito alla nascita rimane lo stesso per tutta la vita. Esistono però situazioni particolari in cui può essere necessario un intervento di correzione o sostituzione:
- errori certificati nei dati di partenza (nome, cognome, data o luogo di nascita);
- riconoscimenti tardivi, adozioni, cambiamenti di cognome;
- casi di omocodia, che possono emergere anche molti anni dopo.
Per un approfondimento specifico su quando e perché il codice può cambiare puoi fare riferimento alla pagina Quando il Codice Fiscale può cambiare.
Errori tipici nei dati anagrafici dei neonati
La delicatezza della fase di registrazione alla nascita fa sì che anche una minima imprecisione possa riflettersi sul Codice Fiscale. Gli errori più ricorrenti sono:
- inversione del nome e del cognome nella trascrizione;
- composizione del cognome in presenza di doppio cognome o cognome dei genitori gestito in modo non coerente;
- errori di giorno nella data di nascita, soprattutto vicino al cambio di mezzanotte;
- indicazione non precisa del Comune di nascita oppure errori nel relativo Codice Belfiore;
- traslitterazione complicata per nomi stranieri o non usuali.
Gli effetti di questi errori emergono spesso anni dopo, quando il Codice Fiscale viene incrociato da INPS, scuole, università o datori di lavoro. In casi del genere può essere utile verificare la coerenza del codice con gli strumenti descritti nella pagina Come verificare un Codice Fiscale.
Come verificare il Codice Fiscale del bambino
Una volta ottenuto il codice, è buona pratica controllare che:
- i 16 caratteri siano stati riportati correttamente (niente O/0, I/1 invertiti);
- data di nascita e sesso siano coerenti con i blocchi centrali;
- il Codice Belfiore corrisponda esattamente al Comune o allo Stato di nascita (vedi approfondimento sul Codice Belfiore);
- il carattere di controllo finale sia valido rispetto all’algoritmo ufficiale.
Per fare una verifica tecnica puoi utilizzare lo strumento di Codice Fiscale inverso, che ti permette di leggere “al contrario” le informazioni codificate nei 16 caratteri.
Codice Fiscale e tessera sanitaria: non sono la stessa cosa
Soprattutto nei primi mesi di vita del bambino si tende a usare come sinonimi Codice Fiscale e tessera sanitaria, ma non sono la stessa cosa:
- il Codice Fiscale è l’identificativo tributario e amministrativo;
- la tessera sanitaria è il supporto fisico (e digitale) con cui il Codice Fiscale viene utilizzato nel sistema sanitario.
In attesa della tessera, il codice comunicato dal Comune o dall’Agenzia delle Entrate è comunque utilizzabile per molte pratiche (es. alcuni tipi di iscrizione o richieste amministrative).
In sintesi
Il Codice Fiscale del neonato nasce insieme all’atto di nascita e, salvo correzioni per errori o casi particolari, accompagna la persona per tutta la vita. Capire come viene generato, quali dati utilizza e come verificare che sia correttamente attribuito permette ai genitori di prevenire molti problemi futuri con amministrazioni, scuole, INPS e sistema sanitario.
In caso di dubbi o discrepanze tra i dati anagrafici del bambino e il codice assegnato, è sempre consigliabile rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per un riscontro ufficiale, dopo aver fatto una prima verifica con strumenti di controllo come il Codice Fiscale inverso.
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