Il Codice Fiscale italiano viene generato combinando in modo preciso cognome, nome, sesso, data di nascita e luogo di nascita. Questo strumento applica l’algoritmo ufficiale previsto dall’Agenzia delle Entrate: il calcolo avviene in tempo reale direttamente sul tuo dispositivo, senza invio di dati ai server.
È un identificativo personale introdotto nel 1973 per riconoscere ogni cittadino o residente nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, banche e servizi sanitari. Il Codice Fiscale viene richiesto per:
In molti casi gli enti verificano solo la validità formale (struttura e carattere di controllo), mentre nei casi più delicati controllano anche la corrispondenza anagrafica reale.
Ogni Comune italiano (e ogni Stato estero) ha un proprio codice Belfiore che non cambia anche se il Comune cambia nome, si fonde con altri o passa da una provincia all’altra. È questo codice a determinare la sezione geografica del Codice Fiscale. Per questo motivo, anche se il tuo Comune oggi si chiama diversamente, il Codice Fiscale rimane invariato.
Un Codice Fiscale può essere:
In questi casi il calcolo matematico è corretto, ma l’attribuzione effettiva resta competenza dell’Agenzia delle Entrate. Per questo, se un ente respinge un codice «formalmente valido», potrebbe trattarsi di omocodia non aggiornata o codice non assegnato.
Lo strumento è pensato per un utilizzo rapido e personale: compilazione moduli, autocertificazioni, controlli preliminari. Non sostituisce i servizi ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e non va usato per generare o alterare dati altrui.
Vuoi capire meglio come funziona tutto il sistema del Codice Fiscale? Ecco alcune guide utili: