L'obiettivo è incentivare la sostituzione dei grandi elettrodomestici obsoleti con modelli ad alta efficienza energetica, imponendo allo stesso tempo lo smaltimento corretto di quelli vecchi. Il Bonus Mobili si applica solo se c’è una ristrutturazione edilizia e restituisce nel tempo una parte della spesa, mentre il voucher per gli elettrodomestici è un contributo a tempo, con importo fisso e plafond nazionale, che viene scalato direttamente sul prezzo di acquisto.
La differenza pratica è netta: il Bonus Mobili è una detrazione fiscale, automatica per chi rientra nei requisiti e ha capienza IRPEF, e può convivere con qualunque elettrodomestico purché inserito in un contesto di lavori ammessi; il Bonus Elettrodomestici 2025 invece è un aiuto una-tantum per famiglia anagrafica, non è cumulabile con altri benefici sulla stessa tipologia di prodotto (compreso il bonus mobili) ed è accessibile solo se si rispettano le condizioni tecniche, di smaltimento e di procedura previste dal decreto e dalle FAQ ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Normativa di riferimento e struttura della misura
Dal punto di vista giuridico, il Bonus Elettrodomestici 2025 è un contributo economico riconosciuto alle persone fisiche residenti in Italia che sostituiscono grandi elettrodomestici ad uso civile con modelli ad elevata efficienza energetica, prodotti in stabilimenti situati nell’Unione Europea. La misura è finanziata con risorse complessive pari a 48,1 milioni di euro per il 2025, a valere su un fondo dedicato presso il MIMIT, e trova attuazione nel decreto interministeriale del 3 settembre 2025 e nei successivi decreti direttoriali e linee guida operative.
Il decreto definisce i requisiti tecnici dei prodotti, il ruolo dei produttori e dei venditori, le modalità di richiesta del voucher da parte degli utenti finali e il sistema di rimborso ai punti vendita tramite piattaforma gestita da PagoPA e Invitalia.
La misura è strutturata come un voucher a tempo, con un importo massimo predefinito per famiglia e un limite percentuale rispetto al prezzo dell’elettrodomestico acquistato. L’architettura tecnica prevede tre pilastri:
l’adesione dei produttori, che devono caricare i modelli nell’Elenco informatico degli elettrodomestici; l’adesione dei venditori, che si accreditano sulla piattaforma per applicare lo sconto in cassa; la presentazione delle domande da parte degli utenti finali tramite app IO o sito bonuselettrodomestici.it, con accesso tramite SPID o CIE. Il tutto è gestito in ordine cronologico, fino a esaurimento fondi, con un sistema di lista d’attesa che entra in gioco quando il plafond è momentaneamente esaurito e si sblocca man mano che i voucher non utilizzati tornano disponibili.
Requisiti per ottenere il Bonus Elettrodomestici
Per accedere al Bonus Elettrodomestici 2025 non serve essere contribuenti con lavori in casa né avere una particolare tipologia di contratto: serve, prima di tutto, essere residenti in Italia, avere almeno 18 anni ed essere in possesso di credenziali SPID o CIE per accedere ai canali digitali. Il contributo è riconosciuto una sola volta per famiglia anagrafica, secondo la definizione del DPR 223/1989: quindi tutte le persone conviventi, legate da vincoli familiari o affettivi e con dimora abituale nello stesso comune, condividono un unico diritto al voucher, anche se in casa ci sono più acquirenti potenziali.
L’ISEE 2025 non è obbligatorio in assoluto, ma diventa rilevante se si vuole accedere all’importo maggiorato, puoi calcolarlo gratuitamente su CodFis. Il contributo copre fino al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico, entro i seguenti limiti: 100 euro per ogni famiglia anagrafica, oppure 200 euro se il nucleo ha un ISEE inferiore a 25.000 euro annui e dichiara questo requisito in fase di domanda. La richiesta dell’importo maggiorato comporta quindi la necessità di avere un ISEE aggiornato e valido per il 2025; chi non lo possiede o non intende dichiararlo potrà accedere solo alla soglia standard, laddove il budget residuo lo consenta. In ogni caso, il contributo non è cumulabile con altri incentivi o benefici fiscali sulla stessa tipologia di prodotto e si applica una sola volta, legando il voucher all’operazione di sostituzione certificata.
| Requisito | Descrizione | Effetto sul bonus |
| Residenza in Italia | Persona fisica maggiorenne residente | Accesso alla misura |
| Famiglia anagrafica | Un solo voucher per famiglia | Limite di utilizzo |
| ISEE non dichiarato | Nessun ISEE o ISEE non usato | Massimo 100 € di contributo |
| ISEE < 25.000 € | ISEE 2025 dichiarato e valido | Contributo fino a 200 € |
| Credenziali digitali | SPID o CIE attivi | Accesso ai canali di domanda |
Importo del contributo: quanto vale il Bonus Elettrodomestici 2025
L’importo del Bonus Elettrodomestici 2025 è definito in modo estremamente preciso dal decreto e dalle FAQ MIMIT: il contributo copre fino al 30% del costo di acquisto del nuovo elettrodomestico, entro due soglie fisse, pari a 100 euro per la generalità delle famiglie e 200 euro per i nuclei con ISEE inferiore a 25.000 euro che chiedono l’importo maggiorato. Il calcolo esatto del valore riconosciuto tiene conto anche dell’IVA applicata (22% o, per alcuni casi particolari, 4%) e di eventuali sconti promozionali del venditore, seguendo regole puntuali illustrate nelle guide tecniche per i punti vendita: in ogni caso, il voucher non può mai superare il 30% del prezzo effettivamente pagato né eccedere il tetto dei 100 o 200 euro.
Il contributo opera come sconto in fattura: il cliente, una volta ottenuto il voucher, lo presenta in cassa (o lo inserisce online, se il rivenditore ha l’e-commerce abilitato) e vede il prezzo finale ridotto dell’importo riconosciuto dalla piattaforma. Il venditore recupera successivamente la quota scontata attraverso la piattaforma informatica, caricando fattura e dati dell’operazione. Questo significa che non esiste alcuna detrazione fiscale da spalmare su più anni, né un rimborso diretto sul conto corrente: il beneficio è immediato ma rigidamente limitato nei valori e legato a una singola operazione di sostituzione.
| Fascia | Valore massimo | Condizione |
| Standard | 100 € | Fino al 30% del prezzo, senza ISEE dichiarato |
| Maggiorata | 200 € | Fino al 30% del prezzo, con ISEE < 25.000 € |
| Per famiglia anagrafica | Un solo voucher | Non ripetibile sulla stessa misura |
| Cumulo incentivi | Non ammesso | Esclusa combinazione con altri bonus sullo stesso prodotto |
Elettrodomestici ammessi: requisiti tecnici ed elenco informatico
Il bonus non si applica a qualunque apparecchio elettrico, ma solo ai grandi elettrodomestici ad uso civile elencati e qualificati nell’Elenco informatico degli elettrodomestici, alimentato dai produttori e validato dal MIMIT attraverso la piattaforma tecnica.
Le categorie interessate comprendono, tra gli altri, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, forni, frigoriferi, congelatori, asciugabiancheria, cappe da cucina e piani cottura che rispettano i limiti del Regolamento UE 2019/2016. Per ciascuna tipologia sono previste soglie minime di efficienza energetica: ad esempio, lavatrici e lavasciuga devono essere almeno in classe A per il ciclo rilevante; le lavastoviglie e le asciugatrici devono rientrare almeno in classe C; le cappe da cucina devono essere almeno in classe B; frigoriferi e congelatori devono raggiungere almeno la classe D, in linea con la nuova etichettatura europea.
La condizione tecnica centrale, però, è la sostituzione di un elettrodomestico obsoleto: il decreto prevede che, per ottenere il contributo, il cliente debba consegnare al venditore un apparecchio della stessa tipologia e di classe energetica inferiore rispetto a quella del nuovo prodotto agevolato, affinché venga correttamente smaltito e avviato al riciclo.
Sono esclusi i piccoli apparecchi (come phon, ferri da stiro, aspirapolvere portatili) e, in base alle interpretazioni diffuse, non rientrano nel perimetro nemmeno i condizionatori, concentrando l’intervento esclusivamente sui grandi elettrodomestici domestici con impatto strutturale sui consumi.
| Categoria | Classe minima | Nota tecnica |
| Lavatrici e lavasciuga | A | Classe alta sul ciclo rilevante |
| Lavastoviglie | C | Solo modelli ad elevata efficienza |
| Forni | A | Forni ad uso domestico ad alta efficienza |
| Frigoriferi e congelatori | D | In linea con nuova etichetta energetica |
| Cappe da cucina | B | Solo modelli con consumi ridotti |
| Asciugabiancheria | C | Richieste classi elevate rispetto allo standard |
| Piccoli elettrodomestici | Non previsti | Esclusi phon, ferri, aspirapolvere e simili |
Come funziona la domanda: app IO, sito dedicato e coda virtuale
La domanda per il Bonus Elettrodomestici 2025 non passa da INPS, ma viene gestita tramite due canali digitali: l’app IO e il sito bonuselettrodomestici.it/utente, entrambi accessibili con SPID o CIE e gestiti da PagoPA.
Al momento del click day del 18 novembre 2025, il sistema ha accettato le richieste in ordine cronologico di presentazione, con un volume di domande enorme che ha saturato rapidamente il plafond disponibile. In pratica, l’utente sceglie quale elettrodomestico intende sostituire, inserisce i dati richiesti, dichiara eventualmente il possesso di un ISEE inferiore a 25.000 euro per puntare all’importo maggiorato e invia l’istanza.
Le domande entrano in una fase di verifica in cui il sistema controlla i requisiti formali e l’eventuale ISEE dichiarato. L’esito può essere un voucher attivo, con importo collegato al profilo del nucleo, oppure l’inserimento in lista d’attesa se, nel frattempo, le risorse risultano esaurite. Le richieste vengono gestite “a scorrimento”, sempre in ordine cronologico, e questa dinamica è diventata ancora più evidente nella fase successiva, quando i voucher non utilizzati entro la scadenza sono tornati disponibili generando un secondo giro di assegnazioni per chi era rimasto fuori al click day iniziale.
Utilizzo del voucher: tempi stretti, negozi aderenti e vincoli
Una volta ricevuto il voucher, l’utente non ha mesi per decidere come usarlo: la validità è di soli 15 giorni solari dalla data di emissione, trascorsi i quali il codice scade automaticamente alle 23:59 del quindicesimo giorno. Entro questo termine bisogna concludere l’acquisto presso un punto vendita fisico o online aderente all’iniziativa, scegliendo un prodotto presente nell’Elenco informatico degli elettrodomestici. Il venditore associa il voucher al prodotto selezionato, registra il prezzo e lascia che la piattaforma calcoli il valore esatto dello sconto, che viene sottratto direttamente in fattura; il cliente, di fatto, paga il prezzo già al netto del contributo.
L’utilizzo del voucher è sottoposto ad alcuni vincoli rigidi: il contributo è valido una sola volta, non può essere frazionato su più acquisti, non può essere combinato con altri bonus sulla stessa tipologia di prodotto e richiede sempre la consegna al venditore dell’elettrodomestico obsoleto da smaltire. Se il cliente fa un reso, il venditore deve registrare una procedura di reso sulla piattaforma e il voucher perde definitivamente la propria efficacia. In caso di mancato utilizzo entro i 15 giorni, il codice scade, le risorse tornano nel calderone e possono essere riassegnate a chi si trova in lista d’attesa, secondo l’ordine cronologico definito al momento della presentazione delle istanze.
| Elemento | Regola principale | Conseguenza |
| Validità voucher | 15 giorni solari | Scadenza automatica alle 23:59 del 15° giorno |
| Luogo di utilizzo | Negozi fisici o online aderenti | Serve venditore registrato in piattaforma |
| Tipologia prodotto | Solo modelli in elenco informatico | No acquisti fuori lista |
| Smaltimento vecchio elettrodomestico | Consegna obbligatoria al venditore | Condizione per l’uso del voucher |
| Numero utilizzi | Un solo acquisto | Voucher non frazionabile |
| Cumulo bonus | Non ammesso | Escluso l’uso con altri incentivi sullo stesso bene |
Lista d’attesa, scorrimento e fase dal 4 dicembre
Il meccanismo della lista d’attesa è uno degli aspetti più delicati del Bonus Elettrodomestici 2025 e spiega perché, dal 3–4 dicembre, si è tornato a parlare di “coda virtuale che scorre”. Al click day del 18 novembre i voucher disponibili sono stati rapidamente esauriti, ma la piattaforma ha continuato a ricevere domande, collocando molti utenti idonei in una lista d’attesa gestita sempre in ordine cronologico di registrazione. La vera particolarità è che una parte consistente dei voucher emessi non è stata utilizzata entro i 15 giorni di validità: allo scadere del termine, quei codici sono decaduti, liberando nuovamente risorse che la piattaforma ha riassegnato automaticamente ai nominativi in lista d’attesa.
Dal punto di vista pratico, questo significa che anche chi non è riuscito a ottenere il voucher il 18 novembre può ricevere una notifica successiva tramite app IO o consultando lo stato della domanda sul sito dedicato, trovandosi il bonus attivato grazie allo scorrimento della coda. Tuttavia, si tratta di una dinamica totalmente condizionata dal comportamento di chi ha ricevuto il voucher e non l’ha utilizzato: se pochi codici scadono, lo scorrimento è minimo; se molti decadono, la lista si muove di più. In ogni caso, le risorse restano limitate al budget complessivo fissato dal decreto e non esiste alcuna garanzia che tutte le domande in attesa vengano soddisfatte, motivo per cui il controllo frequente dello stato della richiesta diventa essenziale per non perdere eventuali opportunità.
Criticità e differenze reali rispetto al Bonus Mobili 50%
La misura presenta diverse criticità strutturali che la distinguono radicalmente dal Bonus Mobili 50% e spiegano perché il Bonus Elettrodomestici 2025 rischia di lasciare fuori una parte significativa delle famiglie potenzialmente interessate. La prima riguarda la limitata dotazione finanziaria, che, pur essendo importante in valore assoluto, è modesta se rapportata al numero di famiglie italiane con elettrodomestici obsoleti da sostituire; la conseguenza è un inevitabile sovraffollamento del click day e la formazione di una lunga lista d’attesa. La seconda criticità è la finestra temporale strettissima di 15 giorni per utilizzare il voucher, che richiede di avere già chiaro cosa acquistare, dove e con quali tempi di consegna, pena la decadenza del diritto e la perdita del contributo.
Rispetto al Bonus Mobili 50%, che rimane attivo come detrazione collegata alle ristrutturazioni e consente una pianificazione più ampia degli acquisti, il bonus 2025 per gli elettrodomestici è una misura molto più tattica e competitiva, dove contano il tempismo, la preparazione e la capacità di muoversi rapidamente. Non esiste alcun automatismo legato a lavori edilizi o dichiarazioni dei redditi: tutto passa per la piattaforma digitale, la disponibilità residua di fondi e la capacità di rispettare, senza errori, requisiti tecnici, tempi e procedure. In termini concreti, chi riesce a ottenere e usare il voucher può ottenere uno sconto significativo su un singolo grande elettrodomestico, ma non può considerare il bonus come una misura strutturale paragonabile alle detrazioni fiscali di lungo periodo: siamo di fronte a un incentivo mirato, utile se si è pronti e organizzati, ma fortemente selettivo e legato al funzionamento della coda virtuale e della lista d’attesa.